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Bruxismo: le cause psicologiche

Bruxismo: le cause psicologiche
Bruxismo: le cause psicologichelogo-unobravo
Emanuela Briga
Emanuela Briga
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Breve Focale Integrato
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
10.11.2023

Il bruxismo è una condizione diffusa che può manifestarsi sia di notte che durante il giorno. Può essere definito pertanto “della veglia” (Awake Bruxism) o notturno (Sleep Bruxism).

Chi ne soffre tende a digrignare in maniera involontaria i denti, provocando la contrazione di molti muscoli. 

Questa condizione è frutto di una tensione mandibolare psicosomatica che, oltre ad avere ripercussioni sulla salute dei nostri denti, può causare mal di testa e dolori o senso di indolenzimento alla mascella, alle orecchie e ai muscoli facciali. 

Secondo la Società italiana medicina del sonno odontoiatrica, il bruxismo si manifesta in una percentuale che va dall’8 % al 13%.

Cosa scatena il bruxismo?

Il bruxismo può essere annoverato tra i disturbi psicosomatici, ecco perché stringere i denti può avere un “significato psicologico”. I fattori che lo provocano possono essere molteplici, tra cui:

  • ansia
  • stress elevato
  • irritabilità.

Come fenomeno psicosomatico, il bruxismo ci sta indicando la possibile tendenza a reprimere emozioni come la rabbia, uno stato d’ansia o un certo disagio psicologico ed emotivo che, in modo inconscio, scarichiamo digrignando i denti.

Il bruxismo non è l’unico esempio di manifestazione somatica legata all’ansia. Tra queste ci sono anche, per esempio, la sudorazione notturna da ansia e il tremore da ansia.

bruxismo nei bambini
Chris J. Davis - Unsplash

A essere colpiti dal bruxismo possono essere anche i bambini. Le cause più diffuse dell’insorgere di questo disturbo in età pediatrica possono essere legate a problematiche del cavo oro-faringeo ma, più di frequente, a cause psicologiche.

Il significato psicosomatico del bruxismo nei bimbi può essere individuato in ansia e stress legati all’arrivo di un fratellino o una sorellina, all’inizio della scuola o a un grande cambiamento nelle proprie abitudini, come togliere il pannolino. 

Un esperto in psicologia dell’infanzia, insieme al pediatra, possono essere di grande aiuto ai genitori per la cura del bruxismo. 

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Bruxismo e rilassamento psicologico

Come abbiamo visto, stringere i denti, in psicologia, può essere annoverato tra i sintomi di uno stato d’ansia e stress. È possibile intervenire sul bruxismo con una terapia psicologica?

Nonostante sia ormai comprovata l’efficacia delle cure dentistiche, infatti, è possibile trarre beneficio da alcune tecniche di rilassamento utilizzate in campo psicologico, come il training autogeno, la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson e il biofeedback

È possibile utilizzare inoltre gli esercizi di mindfulness, una pratica che agisce sulla consapevolezza del momento presente. Come può la mindfulness riguardare l’intervento sul bruxismo? 

Se stringere i denti per l’ansia di notte è un comportamento inconsapevole, serrare i denti di giorno, al contrario, può essere considerato come un comportamento su cui poter esercitare la propria consapevolezza. È proprio qui che entra in gioco la pratica della mindfulness, che aiuta a riprendere il controllo sulle nostre scelte di vita. 

eliminare il bruxismo con la mindfulness
Andrea Piacquadio - Pexels

Come sconfiggere il bruxismo con la mindfulness

Come tenere la mandibola rilassata? Mentre siete immersi nelle attività quotidiane come il lavoro o lo studio, scegliete di ritagliarvi (almeno) due brevi momenti. A questo punto, si tratta di eseguire un procedimento molto semplice: 

  • fermatevi un istante, se desiderate chiudete gli occhi 
  • portate la vostra attenzione alla zona della mandibola e del collo
  • notate cosa sta accadendo, se vi siano contrazioni, dolori, serramento dentale, sensazione di calore… Fate una scansione di questa parte del vostro corpo! 
  • a seguito di questa osservazione del momento presente, provate ad allentare l’eventuale contrazione muscolare, fate qualche movimento con la mandibola e ripristinate una postura più rilassata e comoda
  • a questo punto, siete pronti per riprendere le vostre attività.

Il bruxismo, che diventa maggiore in stato di ansia, può essere gestito con il supporto di un terapeuta esperto che può guidarvi e insegnarvi le tecniche mindfulness da praticare, successivamente, anche in autonomia attraverso semplici esercizi come quello che vi abbiamo proposto.

Grazie al supporto di un professionista della salute mentale, inoltre, si potrà lavorare sull’aspetto psicologico e sul significato psicosomatico di questo disturbo, individuando nella storia personale di ciascuno le profonde cause psicologiche del bruxismo ed esercitando la propria capacità di essere presenti nel qui e ora.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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