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Panofobia: si può avere paura di tutto?

Panofobia: si può avere paura di tutto?
Pubblicato il
31.5.2023

Tutti possiamo avere qualcosa che ci intimorisce e, del resto, la paura è un’emozione normale che ci aiuta a tenere all’erta i sensi e reagire, di fronte a una minaccia, con strategie di attacco o fuga. 

Ma cosa potrebbe succedere se iniziassimo ad aver paura di tutto quello che ci circonda? È davvero possibile vivere nella paura di tutto?

Panofobia: cos’è e cosa significa

Lo stato ansioso che deriva dall’avere paura di tutto si definisce panofobia (chiamata anche panfobia, pantofobia, omnifobia o polifobia). Come di consueto, per comprendere meglio il significato della parola panofobia diamo uno sguardo alla sua etimologia: il termine che definisce la paura di tutto ha origine dal greco pan “tutto” e phobos “paura”.

Ma cosa si intende per “avere paura di tutto” in psicologia? Se facciamo un salto indietro per dare uno sguardo alla storia dei disturbi d'ansia, troveremo il termine panofobia nella nosologia del XVIII secolo di Boissier de Sauvages, che utilizzò il termine “panfobie” riferendosi al disturbo d’ansia generalizzata e agli attacchi di panico.

Come possiamo immaginare, avere paura di tutto non è una fobia vera e propria, dal momento che, nel DSM-5, la principale caratteristica delle fobie è il loro essere dirette verso un oggetto o situazione specifici.

Per questo motivo, nel momento in cui la paura di tutto compromette in maniera significativa il proprio benessere quotidiano, è molto importante ricevere un’accurata diagnosi

La panofobia potrebbe essere ricondotta, per esempio, al disturbo ossessivo compulsivo, a un disturbo d’ansia generalizzata o a fobie specifiche multiple, alcune delle quali possono sembrare “strane” o insolite, come per esempio la fobia delle parole lunghe, la paura dello sporco, la megalofobia o l’emetofobia.

Come si chiama una persona che ha paura di tutto? E cosa succede al cervello, al corpo e alle nostre emozioni quando si ha paura di tutto? Lo scopriamo dando uno sguardo ai principali sintomi della panofobia.

avere paura di tutto
Liza Summer - Pexels

Paura di tutto: i sintomi principali

Quando ci si trova a pensare “ho paura di tutto” la sintomatologia che si potrebbe sperimentare è quella comune a molti dei disturbi d’ansia e che, in genere, si manifesta in termini sia fisici che psicologici. Tra i sintomi fisici possiamo ritrovare:

  • eccessiva sudorazione
  • tachicardia
  • alterazioni del sonno
  • tensione muscolare
  • tremore da ansia
  • vertigini
  • difficoltà di concentrazione
  • confusione mentale. 

Il testo della canzone “Panofobia”, dell’artista Babbutzi, esprime perfettamente l’insorgere di questi sintomi: “Aria corta pressione bassa, Sudo a freddo non respiro [...]”. 

In termini psicologici, nella panofobia si possono riscontrare:

Impara a gestire la tua ansia: un terapeuta esperto può aiutarti

Parla con Unobravo

Perché ho paura di tutto?

La persona panofobica (ecco come si definisce una persona che ha paura di tutto) può vivere con eccessiva paura di tutto ciò che la circonda. 

Nelle persone con disturbo d’ansia generalizzata la paura di tutto si manifesta con svariate preoccupazioni che assumono la forma di un rimuginio costante e che possono riguardare il lavoro, le malattie, le relazioni sociali e ogni altro ambito di vita. 

Ma da dove viene la panofobia? La causa va compresa tenendo conto di possibili fattori temperamentali, ambientali e genetici.

Tra le esperienze di vita che possiamo collegare a un’eccessiva paura di tutto possono esserci shock, vissuti in età infantile o adolescenziale o causati da eventi traumatici (come per esempio la panofobia post incidente).

In tal senso, possiamo pensare alla panofobia come espressione del disagio che deriva da un disturbo post traumatico da stress. Ma non solo. Può essere possibile che aver paura di tutto derivi da uno stato di depressione o anche, in alcuni casi, da un disturbo bipolare o psicotico.

C’è poi la possibilità che una persona che ha paura di tutto abbia ereditato, in termini genetici, una predisposizione all’ansia o attraverso racconti ed esperienze condivise, un ricordo traumatico che riaffiora e si manifesta con la panfobia.

Ho paura di tutto: l’ansia diffusa in Italia

L’esperienza pandemica che ha coinvolto la collettività, ha avuto diverse conseguenze psicologiche (dalla depressione da covid all’ansia da covid) e ha favorito l’aumento di persone che hanno sperimentato stati d’ansia.

Come affermato nel 2° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, nel 2021, anno in cui è stato diffuso lo studio, infatti, “ci sono già oltre 6 milioni di italiani che hanno paura di tutto: sono i panofobici, che in casa o fuori vivono in uno stato di ansia e di paura che non riescono a frenare.”

L’avere paura e ansia di tutto, insieme alla combinazione derivata da depressione e paura di tutto, è stata un’esperienza che ha coinvolto un notevole numero di italiani. Come si afferma nel Rapporto: 

“Tra di loro prevalgono le donne, che sono quasi 5 milioni e rappresentano il 17,9% della popolazione femminile, ma ci sono anche 1 milione e 400.000 uomini, il 5,9% dei maschi adulti residenti in Italia .

I panofobici appartengono un po’ a tutte le fasce di età, ma quello che preoccupa è che sono molto rappresentati tra i giovani, tra cui se ne trovano 1 milione e 700.000, pari al 16,3% degli under 35enni che vivono in Italia.” Cosa fare quando si ha paura di tutto?

mindfulness per panofobia
Andrea Piacquadio - Pexels

Smettere di avere paura di tutto: la cura per la panofobia

La panofobia, come abbiamo visto, può avere un forte impatto sulla vita della persona, che può arrivare a non uscire di casa a causa di questo problema. Ma è possibile imparare a gestire tale disturbo? Come si cura la panofobia?

Chi afferma “bisogna andare dallo psicologo quando hai la panofobia” dice il vero: sebbene la pratica di esercizi di mindfulness per l’ansia o training autogeno possono essere un utilissimo aiuto per ritrovare la calma in situazioni che provocano ansia, affidarsi a uno psicoterapeuta può essere una soluzione ancora più efficace per avere cura del proprio benessere e della propria salute mentale

La terapia per la paura di tutto, infatti, partendo da un’accurata definizione del problema, potrà intervenire sui comportamenti disfunzionali messi in atto dalla persona (primo fra tutti l’evitamento) ma anche sull’elaborazione di eventuali traumi che hanno contribuito all’insorgere della panofobia.

Tra gli approcci psicoterapeutici d’elezione, la terapia cognitivo comportamentale può rivelarsi particolarmente utile nel trattamento della panofobia grazie alla tecnica dell’esposizione graduale, che ha l'obiettivo di ridurre, via via, la risposta ansiosa. Così la persona che, a causa della panofobia, esclama “non vivo più“ potrà finalmente riappropriarsi della propria vita.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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